Vuoi scoprire come conquistare la fiducia del tuo cavallo?
Sei nel posto giusto!
In questo articolo scoprirai i 7 ingredienti necessari per conquistare la fiducia del tuo cavallo:
- Sii presente
- Impara a vedere
- Impara a sentire
- Gestisci il tuo corpo
- Gestisci le tue emozioni
- Sii coerente
- Diventa competente
Sii presente
Quando sei con il cavallo devi essere completamente presente in quello che stai facendo (niente distrazioni, niente scuse) e con una chiara intenzione di ciò che vuoi.
Il cavallo è pienamente presente nel suo corpo in ogni momento della sua vita e quindi in ogni momento in cui sei con lui. Se tu non fai la stessa cosa è impossibile connettersi a lui e diventare la persona che vorrà seguire.
Essere presenti non vuol dire solamente non guardare il cellullare o non chiacchierare in maniera distratta con chi è a bordo campo mentre stai lavorando col tuo cavallo. Anche se naturalmente non fare queste cose è già un buon punto di partenza.
Tu come ti senti quando qualcuno ti invita ad uscire e poi passa il tempo al cellulare o a parlare con gli altri?
La presenza è una qualità profonda, che si ottiene unendo attenzione ed intenzione all’interno di ogni movimento.
Sii presente al 100% in quello che fai e che vuoi fare. Focalizza te e il tuo cavallo nell’ambiente in cui state lavorando. Concentrati sui movimenti del cavallo e sui tuoi, visualizza un’immagine mentale precisa di quanto vuoi ottenere e falla diventare una certezza attraverso il tuo linguaggio corporeo.
Impara a vedere
A differenza di un cavallo che per sopravvivere ha imparato ad osservare l’ambiente circostante alla ricerca di segnali ed incongruenze, noi non siamo abituati ad osservare e vedere davvero quello che ci circonda.
Cosa però fondamentale se vogliamo che il nostro cavallo si affidi a noi, è che lui sappia che noi siamo attenti a tutto, che lo capiamo e possiamo capirlo e di conseguenza possiamo essere il suo punto di riferimento. Ricordati che con il cavallo non puoi mentire perchè lui è un maestro nel vedere.
Spesso guardiamo ma non vediamo perché siamo troppo impegnati ad ascoltare un (poco reale) chiacchiericcio interiore.
Il cavallo comunica costantemente, con noi come con i suoi simili. I piccoli dettagli della postura, il modo in cui si muove, l’espressione degli occhi, delle palpebre, le contrazioni muscolari, i movimenti delle orecchie, tutto ha un significato.
Il cavallo non finge emozioni, il comportamento che vedi corrisponde esattamente allo stato d’animo in cui è in quel momento.
Se un cavallo è spaventato, nervoso, confuso, depresso o rilassato, puoi stare certo che lo vedrai esattamente nello stato in cui si trova.
Imparare a vedere e leggere questi dettagli significa imparare ad ascoltarlo e a capirlo.
Il nostro compito è quindi quello di allenarci con costanza e pazienza per imparare a vedere ogni cosa che ci circonda e che potrebbe attirare l’attenzione del cavallo (nel bene e nel male) e imparare a vedere e capire che cosa il cavallo ci comunica.
Senza questa comprensione il cavallo non potrà mai fidarsi di te. Pensaci bene, tu ti affideresti a qualcuno che non capisce quello che gli stai dicendo?
Imparare a sentire
Gli stimoli che i cavalli utilizzano per comunicare tra loro sono sottilissimi. La sensibilità che contraddistingue i cavalli è davvero fine e bisogna imparare ad avvicinarsi a questa finezza per comunicare realmente con loro.
Non ci può essere reale connessione e affidamento da parte del cavallo se non impari a sentirlo liberandoti di tutto quello che non serve: contrazioni muscolari, pensieri inutili, emozioni negative. Sì, basta davvero così poco per offuscare la sottile linea di comunicazione col tuo cavallo, ed è proprio per questo che la pazienza e la costanza restano elementi fondamentali nel percorso personale che devi affrontare per poterti avvicinare sempre di più al tuo cavallo.
È solo grazie alla sensibilità che potrai scoprire il sottile filo della connessione tra te e il cavallo.
Questo nuovo livello di sensibilità è quello che ti permette di sapere quali stimoli utilizzare, con quale intensità, in quale momento e quando rilasciarli per ricompensare il cavallo.
I grandi uomini/donne di cavalli sono capaci di premiare l’intenzione del cavallo, riconoscere quell’esatto momento in cui il cavallo ha capito o deciso di fare quello che gli viene chiesto.
Devi migliorare la velocità di trasmissione tra l’informazione percepita dai tuoi sensi (occhi e mani) e la tua reazione a quell’informazione.
Molto spesso si perdono delle opportunità per avanzare nel percorso di addestramento e nella relazione con il cavallo perché si è in attesa di un grande cambiamento e non si ricompensano risposte che sembrano piccole ma che per il cavallo significano tutto.
Impara a sentire e ricompensare ogni piccolo passo che il cavallo compie nella giusta direzione.
Senza il sentire non ci può essere il giusto tempismo e il cavallo concluderà che quello che sta provando a fare non è quanto gli stai chiedendo. Il risultato sarà un cavallo confuso e inutilmente agitato a causa di un’errata comunicazione.
Gestisci il tuo corpo
Gestire il proprio corpo sembra una cavolata: in fin dei conti chi non cammina, parla, prende oggetti, o comunque si muove, tutti i giorni?! Ma noi oggi vogliamo spronarti ad imparare a gestire il tuo corpo in maniera consapevole, proprio come fa un cavallo: dove nessun movimento avviene in maniera casuale o senza un significato.
Per poterlo fare, è necessario aver prima sviluppato in te la capacità di sentire e ascoltare il tuo corpo prestando attenzione e riconoscendo le piccole contrazioni muscolari, l’esatta posizione delle giunture, le pressioni e la distribuzione del tuo peso, tutte quelle piccole sensazioni che sono spesso coperte dal rumore di fondo della tua vita e dalla mancanza di attenzione, continuamente distratti da cose molto più grossolane.
Il cavallo è un maestro che in fatto di sensibilità e di percezione ha tanto da insegnarci.
Per questo motivo sono proprio queste piccole cose a fare la differenza nella comunicazione con il cavallo. Controllare e coordinare i nostri gesti è fondamentale sia in sella, dove è alla base dell’indipendenza degli aiuti – hai presente quella fantomatica capacità di muovere mani e gambe in maniere indipendente le une dalle altre, il tutto mentre si rimane rilassati e in equilibrio? Ecco proprio quella – sia nel lavoro da terra, dove il linguaggio corporeo è il nostro principale strumento di comunicazione e la posizione di un piede può cambiare il senso di quello che stiamo dicendo.
Gestisci le tue emozioni
Di questo ingrediente abbiamo già accennato nell’introduzione di questo articolo, perché è forse l’elemento più involontario e meno controllato che c’è in noi.
Quello che accomuna i grandi uomini/donne di cavalli è però proprio la capacità di gestire le proprie emozioni senza prendere mai le cose sul personale.
Sanno rimanere calmi, centrati e morbidi anche quando le cose non vanno per il verso giusto, rimanendo così dei saldi punti di riferimento per i loro cavalli, una base sicura a cui affidarsi in caso di problemi. Allo stesso tempo sanno però stabilire dei limiti al comportamento del cavallo, a volte anche con decisione ma sempre senza abuso di potere.
Pensaci bene, anche in natura i cavalli si affidano al soggetto che sa interpretare un ruolo sia educativo che protettivo, senza abusare della propria posizione e capace di essere presente quando serve.
Per poter insegnare al cavallo ad essere calmo ma allo stesso tempo reattivo, diventando un partner di cui fidarsi in ogni situazione, devi prima avergli dimostrato che hai quelle stesse qualità, non puoi semplicemente far finta di possederle sperando che non veda la maschera che indossi per nascondere i tuoi conflitti interiori e le tue paure.
Un comportamento equilibrato è la manifestazione esteriore di un equilibrio interno, emotivo e mentale.
Per raggiungere questo equilibrio quando sei con il cavallo, dovrai prima cercarlo nella vita di tutti i giorni, imparando a non reagire alle situazioni come un burattino. Il cavallo ti chiede di essere rilassato, animato da una forza calma e morbida, di essere empatico e continuamente presente.
Il cavallo ti chiede di essere la versione migliore di te stesso.
Bella sfida vero? La cosa positiva è che non si smette mai di crescere in questo percorso, anche i grandi uomini/donne di cavalli sono alla costante ricerca della versione migliore di loro stessi.
Sii coerente
Il tuo comportamento deve essere o bianco o nero, lascia perdere le sfumature di grigio. Il grigio non piace al cavallo, è l’area dell’insicurezza, un posto in cui aumenti la sua possibilità di errore. Perché? Se non sei sicuro tu di cosa vuoi e di cosa stai chiedendo, il cavallo non potrà mai essere sicuro sulla risposta da darti. Al cavallo non piacciono le sorprese e le situazioni grigie in cui non c’è chiarezza su quanto gli viene richiesto.
Il cavallo impara molto velocemente se gli rendi facile la cosa giusta e difficile quella sbagliata. Ma devi essere estremamente chiaro nel comunicare la richiesta, nel dare un feedback su cosa è giusto e cosa non è accettato e nel rimanere coerente nel tempo.
In tutto questo ricordati sempre di mantenere la calma e la tranquillità, sii sicuro di quello che vuoi e pensa bene prima a come vuoi chiederlo, così da poter essere preciso; allo stesso tempo focalizza nella tua mente i confini educativi che il cavallo non deve superare e mantienili fissi in ogni momento. Se una cosa non si fa, la regola deve essere sempre valida.
Fare una richiesta poco chiara, rilasciare le pressioni in momenti diversi o solamente in parte, avere un atteggiamento corporeo o uno stato emotivo che non sono coerenti con la richiesta (un giorno permettere una cosa e il giorno successivo no), sono tutti comportamenti che generano insicurezza nel cavallo perchè gli togli la certezza di essere per lui una base sicura.
Diventa competente
Aumentare il tuo bagaglio di conoscenza ti permette di acquistare sicurezza e competenza nel relazionarti con il cavallo aiutandoti a non prendere sul personale eventuali rifiuti o atteggiamenti non voluti perché se ne comprendono le motivazioni. Quindi resta sempre abbastanza umile da mettere in discussione quello che sai, non innamorarti di un metodo, continua a studiare, non chiudere le porte al confronto con gli altri
Utilizza la giusta dose di dubbio come continuo strumento di crescita e non avere paura di sbagliare.
Se hai veramente la determinazione di migliorare, allora devi spostare i confini della tua competenza. L’unico modo per farlo è costruire nuove connessioni nel cervello, il che significa cercare, sbagliare spesso e sembrare stupidi. Proprio così: sembrare stupidi.
Essere disposti a sentirsi stupidi, cioè essere disponibili a rischiare la sofferenza emotiva di sbagliare, è assolutamente essenziale, perché provarci, fallire e provarci ancora è il solo modo con cui puoi crescere e sviluppare la tua competenza (tecnica, emotiva, corporea, di relazione).
Quando si parla di crescita personale, gli errori non sono veramente tali: sono i segnavia che indicano la strada per migliorare. Senza “errori” non si ha quindi la segnaletica che ci indica la direzione da prendere.
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Se paragoniamo la fiducia del cavallo ad un conto in banca, ogni situazione che vivi con il cavallo, ogni momento in cui sei con lui, sono occasioni per fare depositi sul conto o prelevare.
Comunica con lui ascoltando anche le risposte che non ti piacciono, lavora sulle tue emozioni anche nelle situazioni più scomode, educalo facendolo sentire protetto e il conto della fiducia non andrà mai in rosso.