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21 Strategie per vincere l’ansia e la paura in sella

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L’affrontare ansia e paura mentre si è in sella può sembrare un ostacolo insormontabile per molti cavalieri. Tuttavia, con la giusta mentalità e alcuni strumenti pratici, è possibile non diventare vittima di queste emozioni, imparare a gestirle per trasformare positivamente ogni esperienza con il cavallo. 

Ma cosa sono l’ansia e la paura? Dei demoni, secondo alcuni. Delle reazioni fisiologiche, secondo altri. Dei segnali, secondo altri ancora.

La paura e l’ansia prendono diverse forme in base al ruolo che gli diamo. Pensando che siano solo ospiti indesiderabili o degli intrusi che impediscono di vivere serenamente la relazione con il cavallo, si rischia di venirne perseguitati. Imparando a trattare la paura e l’ansia come segnali di avvertimento, al contrario, le trasformerà da intrusi ad alleati, da demoni a consiglieri. 

Un grave errore che si commette frequentemente è quello di tentare in ogni modo di nascondere le nostre ansie e le nostre paure, considerandole ostacoli alla realizzazione dei nostri obiettivi equestri. Ma l’ansia e la paura sono ingredienti  essenziali per la nostra maturazione.

Esploriamo in questo articolo una serie di strategie e approcci che ti aiuteranno a rafforzare la tua fiducia e a costruire una relazione più profonda e significativa con il tuo cavallo. Questi consigli sono pensati per essere inclusivi, offrendo a ciascuno la flessibilità di adattarli al proprio stile di vita, obiettivi e personalità. 

Ricorda, la chiave per superare l’ansia e la paura non si trova nel negare o sopprimere queste emozioni, ma nell’accettarle, comprenderle e imparare a gestirle con consapevolezza e gentilezza verso te stesso e il cavallo. Sei pronto a intraprendere questo viaggio verso la fiducia e la serenità in sella per vivere al meglio la relazione con il cavallo? 

#1 Sii gentile con te stesso

A nessuno piace essere ansioso o avere paura. Non è certo un’emozione che scegliamo e quindi perchè vergognarsi delle tue stesse emozioni?

<<Dovrei essere senza nessuna paura, galoppare a perdifiato e saltare le 140 a occhi chiusi!>>

Ma non è quello che sei. Sei cauto. Ti preoccupi. Ti innervosisci.

Questo non significa che non puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Significa semplicemente che devi essere un po’ più gentile con te stesso lungo il percorso.

Ricorda a te stesso che essere una persona sensibile ti permette di entrare più in sintonia con il tuo cavallo e più empatico verso quello che ti circonda. 

E invece di tormentarti per quello che non fai, concentrati su dove sei già arrivato. Non avere paura di cambiare i tuoi piani e lavorare su qualcosa che tu e il tuo cavallo già conoscete e in cui vi sentite sicuri.

Qualunque cosa tu possa fare oggi, è sufficiente. Sei abbastanza.

#2 Impara a conoscere i comportamenti del cavallo

Possiamo anche definire i cavalli animali domestici ma sicuramente il loro comportamento e il loro linguaggio non ci sono così familiari come quelli di un cane o un gatto. Da animali così grandi non ci si aspetterebbe che possano comunicare con segnali molto piccoli così come alcuni comportamenti possono sembrare incomprensibili se non si tiene conto dell’importanza che il senso di sicurezza gioca nella loro psicologia.

Quindi è normale che a volte questi comportamenti siano difficili da capire o ti possano spaventare.

<<Siamo passati da quell’angolo dell’arena mille volte. Come può averne ancora paura?>>
<<Andava tutto bene, poi è esploso all’improvviso!>>
<<Odia quando gli chiedo di partire al galoppo.>>

Conoscere come funziona il sistema nervoso del cavallo, il suo cervello e la sua psicologia, è di grande aiuto per un cavaliere dai nervi sensibili.

Più ti educhi a comprendere il cavallo e perché fa quello che fa, meno ti sorprenderà e più potrai aiutarlo a sentirsi sicuro. E più il tuo cavallo sarà sicuro di sé e della vostra relazione, più sarai tranquillo e fiducioso quando sei con lui.

#3 Silenzio, Bruno!

Il dialogo interiore negativo ha un grande impatto sulla tua sicurezza, concentrazione e capacità di comunicare con il cavallo. Abbiamo tutti quella vocina nella nostra testa che dice cose come:

<<Non lo otterrai mai.>>
<<È stato anche peggio della scorsa settimana.>>
<<Ricordi quella volta che sei caduto facendo questo?>>
<<Tutti ti stanno fissando…>>
<<Il tuo cavallo merita un cavaliere migliore.>>
<<Quel salto è troppo alto.>>
<<Non sai cosa stai facendo.>>
<<Stai per morire!>>

Silenzio, Bruno!” è la frase che Luca, il protagonista del film Pixar, pronuncia ogni volta che la sua vocina cerca di scoraggiarlo dal prendere decisioni avventate.

Se anche tu hai un cervello troppo attivo, far tacere quella vocina è una vera sfida. Separare mentalmente il dialogo interiore negativo da te stesso rende più facile respingere i pensieri negativi rendendoli meno personali e via via meno frequenti.

Sembra sciocco, ma funziona!

Dopotutto, non permetteresti ad un amico di parlarti come fa Bruno. Non inviteresti qualcuno che ha detto cose offensive a guardare le tue lezioni, una tua gara o ad uscire con te in passeggiata. Quelli sono i tuoi momenti.

Allora sai una cosa, Bruno? Stai zitto e tieni le tue opinioni per te.

#4 Bastano 20 secondi di spudorato coraggio

Hai mai visto il film, tratto da una storia vera, “La mia vita è uno zoo”? È da qui che arriva questo piccolo aforisma dal grande significato, una citazione trasformativa in cui coraggio è il punto centrale, la decisione di compiere un semplice gesto che in pochi secondi può portare a grandi progressi.

<<A volte tutto quello che serve sono venti secondi di spudorato coraggio, davvero bastano venti secondi di imbarazzante coraggio e posso assicurarti che il risultato può essere meraviglioso!>>

Questi venti secondi di spudorato coraggio possono essere il piccolo segreto per affrontare paure, dubbi e blocchi equestri. Ogni volta che ti trovi ad affrontare una situazione in sella che genera ansia o paura, ricorda a te stesso che ti basta poco per fare grandi passi avanti: 20 secondi, per l’esattezza.

#5 Allena il tuo corpo

Con il tuo corpo influenzi il cavallo in modi che vanno al di là della percezione immediata della maggior parte delle persone ed inoltre il modo in cui usi il tuo corpo ha un grande impatto sul modo in cui il cavallo userà il suo.

Ad esempio, se hai una caviglia bloccata, questo avrà un impatto sulla libertà di movimento dell’articolazione corrispondente nel cavallo. Non c’è nessuna magia coinvolta. La relazione, quando siamo in sella, è principalmente biomeccanica. 

Migliora quindi la tua preparazione fisica e la tua consapevolezza corporea lavorando su flessibilità, equilibrio e resistenza. Sentirsi bene nel proprio corpo ed essere in controllo dei tuoi movimenti aumenterà anche il tuo senso di sicurezza

Diventare consapevole dei tuoi movimenti ti permette di comunicare meglio con il cavallo che riuscirà a capire meglio il tuo linguaggio corporeo e a non andare in confusione a causa comandi contrastanti o perché la rigidità di alcune tue parti del corpo aumenta la sua tensione.

Puoi lavorare sul tuo corpo anche e soprattutto da terra, a casa, seguendo un programma che ti permetta di lavorare sulla propriocezione e sul corpo a 360°.

Hai già visto 7x7x7 il primo corso italiano interamente dedicato alla preparazione fisica di amazzoni e cavalieri che trovi in Accademia Equestri?

#6 Non avere paura di sembrare stupido

Aumentare il tuo bagaglio di conoscenze ti permette di diventare più sicuro e competente nel relazionarti con il cavallo. Continua quindi a formarti e a studiare, rimani aperto al confronto con gli altri, utilizza la giusta dose di dubbio come continuo strumento di crescita e non avere paura di sembrare stupido. 

Quando sei veramente determinato a migliorare, allora devi spostare i confini della tua competenza. L’unico modo per farlo è costruire nuove connessioni nel cervello, il che significa cercare, fallire e quindi sembrare stupidi. Essere disposti a sentirsi stupidi, cioè essere disponibili a rischiare la sofferenza emotiva di sbagliare, è assolutamente essenziale, perché provarci, fallire e provarci ancora è il solo modo con cui puoi crescere e sviluppare la tua competenza (tecnica, emotiva, corporea, di relazione). 

Quando si parla di crescita personale, gli errori non mai sono veramente tali: sono i segnavia che indicano la strada per migliorare.

#7 Fai lezioni di lavoro montato alla corda

Montare con il cavallo alla corda, ti permette di concentrarti sulla tua posizione e sul tuo equilibrio senza doverti preoccupare di gestire il cavallo perchè qualcun altro se ne sta occupando da terra.

Sessioni di lavoro come questa possono essere molto efficaci per migliorare la propriocezione e fare degli esercizi mirati per sviluppare la capacità di sentire il movimento del cavallo, di isolare i tuoi gruppi muscolari per imparare a muoverti in equilibrio e trovare il tuo assetto indipendente.

Durante gli stage, utilizziamo questo tipo di lavoro per permettere ai partecipanti di montare a pelo concentrandosi su quelle sensazioni corporee che possono fare la differenza nel rendere la comunicazione con il cavallo più leggera e funzionale. Utilissimi, per esempio, gli esercizi sulla respirazione, sullo sguardo e su tecniche di visualizzazione mirate al miglioramento dell’equilibrio e dell’assetto.

#8 Concediti sempre una via di uscita

Questo è un consiglio utile non solo in ambiente equestre ma nella vita in generale! 

Spesso quello che ti rende più nervoso è la sensazione di non avere un’opzione di uscita (per esempio, se non ti piace volare, questo è il vero motivo alla base di questa paura).

Capire che puoi crearti una via di uscita per ogni situazione ti libererà dall’opprimente peso che senti sulle spalle o sul petto. Non sei intrappolato. Non sei a corto di opzioni. Hai sempre la libertà di fare le tue scelte in base a come ti senti in quel momento.

<<Se il tuo cavallo è molto agitato in campo prova, puoi tranquillizzarlo ma non sei obbligato ad entrare in campo gara.>>
<<Puoi uscire in passeggiata fino a quel segnale di stop e poi puoi anche tornare a casa.>>
<<Puoi saltare quell’ostacolo al trotto ma non sei obbligato a farlo anche al galoppo.>>

Una volta che ti sei dato il pieno permesso di andartene, fermarti, cambiare programma ..  quasi come per magia, non avrai bisogno di usare la via di uscita. Sapere di non essere intrappolato in nessuna situazione, ti libera la mente per realizzare che stai bene qui, in questo momento, con il tuo cavallo.

#9 Costruisci la relazione con il cavallo grazie al lavoro in libertà

Tutti sono d’accordo che sia importante avere la fiducia del cavallo ma pochi sanno che, ancora più importante, è avere un cavallo che si affida al cavaliere.

Qual’è la differenza? Un cavallo si fida di una gallina, perché innocua, ma non gli affiderebbe mai la sua vita in caso di bisogno!

Esistono ricerche scientifiche che hanno dimostrato come difese e resistenze in sella siano legate a comportamenti specifici durante la gestione a terra. Diventando il suo punto di riferimento a terra, potrai salire in sella ad un cavallo che è con te mentalmente e non solo fisicamente.

Attenzione però! Il lavoro da terra per creare la connessione con il cavallo non è quello che si basa sul principio di mettere scomodo il cavallo quando non risponde alle tue richieste o sul girarlo in tondino.. si tratta di un lavoro basato sulla comunicazione, sulla tua consapevolezza fisica ed emotiva e sull’imparare a parlare una nuova lingua, quella del cavallo.

Se non sai come iniziare, all’interno di Accademia Equestri trovi Lavoro da Terra e in Libertà, un video corso fondamentale se sei interessato a creare una relazione con il cavallo, imparare a gestire le sue energie e risolvere il problema della sua mancanza di fiducia e attenzione, che si ripercuote poi anche in problemi in sella.

#10 Conosci la psicologia sportiva

La psicologia dello sport non è applicabile solo alle attività più tradizionali come il calcio, il basket o l’atletica. Il cervello del cavaliere è prima di tutto un cervello umano e quindi molti degli spunti che si trovano in alcuni libri sono validissimi anche in ambito equestre.

Ti consigliamo un paio di titoli ma, se sei interessato all’argomento, l’elenco si può allungare con altri titoli (anche) in inglese.

Entra in gioco con la testa di Nicoletta Romanazzi: direttamente dalla mentale coach di Marcell Jacobs, diversi consigli pratici su come migliorare la propria  capacità di visualizzare un obiettivo, costruire una strategia per raggiungerlo, e poi allenarsi per riuscirci. A dispetto delle insicurezze, delle fragilità e dei limiti che ci accomunano tutti.

Ricordati di dimenticare la paura  di Niccolò Campriani: l’autobiografia di un tre volte medaglia d’oro alle Olimpiadi di tiro a segno che inizia con un errore tragico e prosegue con un viaggio dentro se stesso, alle origini dell’ambizione, alle radici stesse della propria essenza di atleta fino a ritrovare la sua strada di uomo e di sportivo grazie ad una frase ascoltata per caso.

Oppure, se invece di leggere preferisci ascoltare, il nostro audio corso Mentalità Equestre fa al caso tuo! Un percorso di ascolto consapevole attraverso 4M: Mindset, Meditazione, Movimento e Mantra.

#11 Scegli il cavallo adatto

È inutile negarlo, avere a che fare con il cavallo giusto per il tuo livello di abilità, personalità e obiettivi è fondamentale. 

Se stai cercando di ritrovare la fiducia dopo una brutta esperienza o semplicemente sei all’inizio del tuo percorso equestre, è consigliabile evitare cavalli con problemi comportamentali o draghi sputafuoco.

All’interno di un Binomio, deve esserci un buon equilibrio tra gestione delle emozioni, consapevolezza fisica e livello tecnico.

  • Se non hai ancora una buona gestione delle tue emozioni, evita un soggetto ansioso che avrebbe bisogno di un cavaliere a cui affidarsi in ogni situazione.
  • Se non hai ancora una buona gestione del tuo corpo, evita un cavallo sensibile che risponde ad uno sguardo da terra o alla contrazione di un muscolo in sella.
  • Se non hai ancora una buona conoscenza tecnica, un puledro o un cavallo agli inizi del loro addestramento non sono sicuramente la scelta adatta. 

Arriverà il tempo in cui potrai metterti alla prova ma prima consolida il tuo bagaglio emotivo, fisico e tecnico facendo le giuste scelte e costruire una base solida e sicura, nel tuo interesse e in quello del cavallo.

#12 Ricordati di respirare!

Scommettiamo che tutte le volte in cui stai facendo qualcosa che richiede uno sforzo di attenzione o sei in una situazione di ansia o stress, blocchi il respiro e vai in apnea, vero? E sappiamo bene che in sella si possono passare momenti difficili. 

Ma il respiro è proprio quello che potrebbe invece essere il tuo asso nella manica!

Padroneggiare una respirazione addominale e profonda quando si è in sella, è la chiave per rilassare il corpo, ritrovare la concentrazione e tranquillizzare la mente.

<<Le emozioni vanno e vengono come nuvole nel cielo. Il respiro consapevole è la mia àncora>> (monaco Zen dal nome impronunciabile)

Ricorda che la rilassatezza e la capacità di rilasciare le tensioni, sono qualità personali che devi sviluppare nella vita di tutti i giorni. Non puoi pensare di essere teso durante la giornata e pretendere di rilassarti miracolosamente quando arrivi in scuderia.

Quindi, anche se sembra strano a dirsi, per imparare a respirare serve pratica!

#13 Riconosci i tuoi trigger

Che tu abbia a che fare con ansia occasionale o paura di alcune situazioni in particolare, imparare a riconoscere i tuoi fattori scatenanti è importante. Un trigger è qualcosa che, in base all’esperienza e in maniera soggettiva, provoca un picco di ansia e fa entrare il tuo corpo in modalità di allerta. Ecco alcuni dei segnali :

  • Ti senti stordito
  • Ti fischiano le orecchie o iniziano a suonare
  • Hai le farfalle brutte nello stomaco
  • Fatichi a dormire o ad addormentarti
  • Scenari apocalittici prendono forma nella tua mente

Pensa a questi segnali come  piccole spie lampeggianti che ti danno il tempo di reagire. Riconoscere i sintomi fisici e mentali dell’ansia permette di affrontarli al loro livello prima che prendano piede:

  • Usa la respirazione tattica per gestire i sintomi fisici 
  • Riprendi il tuo focus mentale se perdi la concentrazione

Sono due tecniche che abbiamo approfondito nella sezione sulla Psicologia del cavaliere all’interno di Obiettivo Binomio, la membership di Accademia Equestri.

#14 Trova l’istruttore giusto

Se uno dei consigli precedenti si riferiva al trovare il cavallo adatto a te, trovare l’istruttore giusto è probabilmente ancora più fondamentale! E per “giusto” intendiamo qualcuno che va al di là delle semplice competenze tecniche, che devono esserci (soprattutto se si hanno certi obiettivi), ma che:

  • è ancora disposto ad imparare e a mettersi in discussione
  • spiega in maniera comprensibile
  • risponde ai tuoi dubbi e alle tue domande
  • ha creato una connessione con i suoi cavalli
  • ti spinge al di fuori della tua zona di comfort solo quando sei pronto
  • ti dice quello che non vuoi sentire… quando hai bisogno di sentirlo
  • non applica un unico metodo e le stesse tecniche con ogni cavallo
  • ti aiuta a comprendere il comportamento del tuo cavallo e a comunicare con lui
  • è interessato al cavallo e non allo sport

Per tirare fuori il meglio da cavalli e persone, i titoli e le competenze tecniche non sono sufficienti ma è necessario aver fatto anche un lavoro personale e aver sviluppato sensibilità, capacità di ascolto e autocontrollo.

#15 Trova amici Equestri

Quando si ha a che fare con ansia e paure, molto spesso fare le cose da soli peggiora il dialogo interiore e permette a Bruno di continuare a parlare (ricordi il consiglio #3?).

Trovare le persone giuste con cui condividere gli obiettivi equestri, può veramente fare la differenza nell’affrontare le paure, le ansie e gli insuccessi che fanno parte di ogni percorso di crescita e di apprendimento. 

Potete essere in una situazione simile e quindi aiutarvi condividendo quello che state vivendo, oppure essere in punti diversi del percorso e scambiarvi indicazioni e suggerimenti per affrontare proprio quella situazione in cui magari uno dei due è già passato.

E inoltre, potrete pianificare uscite insieme e vacanze a cavallo, partecipare a stage e clinic per proseguire insieme lungo il percorso. Ricordati che non è importante avere lo stesso livello di esperienza, ma avere la stessa visione dell’equitazione!

E tu? Hai già conosciuto o incontrato qualche compagno di viaggio all’interno della Club House di Accademia Equestri?

#16 Visualizza! Ma non solo..

Il potere delle tecniche di visualizzazione è riconosciuto come strumento di crescita personale, per raggiungere i propri obiettivi e per superare le proprie paure, ma ci sono alcune accortezze da utilizzare perchè funzionino davvero, soprattutto quando hai a che fare con un cavallo, un maestro nel leggere le tue intenzioni.

  • Visualizza il processo e non il risultato. La visualizzazione del processo ti aiuta ad individuare gli elementi chiave del problema e sviluppare le tue capacità predittive facilitando l’individuazione di una soluzione. 
  • Quello che visualizzi deve essere chiaro e realistico: le tue richieste, il movimento che vuoi ottenere, la risposta del cavallo e il modo in cui reagire ad eventuali imprevisti.
  • Non devi solo vedere, devi sentire. L’equitazione è uno sport complesso che richiede di mantenere la consapevolezza simultanea di tanti fattori: il tuo corpo, il cavallo, l’ambiente circostante. 
  • Immagina anche di guardare te e il tuo cavallo dall’esterno con gli occhi di uno spettatore, di un giudice o di un amico. 
  • E non solo, immagina anche la situazione dal punto di vista del cavallo: cosa vede quando vi avvicinate all’ostacolo o a quella lettera del maneggio? Che pressioni sente quando gli chiedi una flessione o una transizione? 

Una rappresentazione reale genera anche una risposta emotiva che, essendo sviluppata e preparata con consapevolezza, non ti troverà impreparato quando vivrai quella situazione.

#17 Non dimenticare che andare a cavallo è un piacere

Se non ti diverti, non dovresti andare a cavallo.

Dovrebbe essere ovvio ma è bene non dimenticarlo soprattutto perché, se non hai uno stato d’animo positivo, difficilmente il cavallo potrà essere rilassato o stare bene in tua presenza.

Ma il fatto che sia ovvio non significa che sia sempre facile.

Le pressioni dell’ambiente circostante potrebbero portarti in una direzione che non vorresti prendere Il tuo istruttore potrebbe 

  • Non devi per forza saltare più in alto degli altri
  • Non devi per forza montare cavalli difficili
  • Non devi per forza andare in gara se gli altri lo fanno
  • Non devi per forza provare la caccia alla volpe ..

Ricordati che, se fai equitazione, lo fai prima di tutto perchè ami il cavallo e non perchè ami lo sport.. è così, vero?!

#18 Allena la tua mente

Nel consiglio #5 abbiamo parlato dell’importanza di allenare il proprio corpo per ottenere equilibrio, flessibilità e resistenza .. le stesse qualità che possono essere incredibilmente utili quando si lavora con i cavalli.

Come allenarle?

A differenza della componente fisica, quando si tratta di allenare la mente, le strade possono essere diverse: yoga, taiji, meditazione, tanto per citarne alcune. 

Sebbene apparentemente diverse, hanno tutte lo stesso obiettivo e la loro pratica può essere trasformativa a patto che si tengano presenti due aspetti:

  • La pratica deve essere regolare (non basta mezz’ora a settimana per un paio di mesi) e consapevole (altrimenti tanto vale guardare qualcosa su Netflix)
  • Ogni occasione durante la quotidianità può diventare occasione di pratica .. anzi, è molto più efficace imparare a restare calmi durante una discussione accesa che stare con gli occhi chiusi un’ora in silenzio sopra un cuscino 

E tu? Conosci qualche altro modo per allenare la mente i cui benefici ricadono anche sul lavoro con i cavalli?

#19 Trova il tuo scopo

<<Senza scopo, noi non esisteremmo. È lo scopo ad averci creati. È lo scopo che ci connette. È lo scopo che ci guida, che ci spinge. È lo scopo che ci definisce. È lo scopo che ci motiva.>> 

Hai riconosciuto la citazione da Matrix?

Lasciando da parte i lunghi cappotti neri che in scuderia sono di intralcio e si impolverano facilmente, anche nel mondo Equestre, avere uno scopo, un obiettivo, un anche piccolo traguardo da raggiungere, è di grande aiuto per gestire dubbi e paure.

Ecco alcuni esempi:

  • Tutte le volte che sali in sella o lavori con un cavallo, stabilisci l’obiettivo della sessione di lavoro (ma rimani flessibile in base alla risposta del cavallo!);
  • Per ogni stagione, fai un elenco dei di quello che vorresti raggiungere o migliorare in termini di capacità personali o di relazione con il cavallo;
  • Crea una serie di schede e di flashcard con esercizi e attività che vorresti imparare o migliorare;
  • Preparati un calendario degli stage a cui vorresti partecipare. 


È proprio questo uno dei motivi principali che ci ha portato a creare delle schede di lavoro sia per il lavoro da terra che per il lavoro in sella all’interno della nostra membership Obiettivo Binomio in Accademia Equestri. Grazie a queste schede e alla nostra app, puoi avere sempre a portata di mano la possibilità di impostare la sessione di lavoro in maneggio per verificare la connessione con il tuo cavallo e il suo livello di addestramento.

#20 Monta a cavallo come una bambina di 10 anni

Uno degli addestratori che abbiamo avuto modo di conoscere personalmente e di cui ammiriamo il lavoro, è Warwick Schiller dall’Australia. Sul suo canale YouTube si trova un video intitolato “10-Year-Old Girl Training” .. titolo curioso, no?

Nel video racconta di aver visto una bambina montare senza problemi lo stesso cavallo da cui lui era quasi caduto all’inizio della giornata. E questo lo ha fatto pensare a cosa fa con i cavalli una bambina di 10 anni che invece un adulto non fa.

La risposta? Passa del tempo senza pretese con loro.

Il tempo di qualità non è solamente quello di una sessione di lavoro.

Le bambine spesso trascorrono lo stesso tempo, se non di più, stando semplicemente insieme al cavallo. Dopotutto, è così che nel branco si creano le relazioni, no? Passando ore a pascolare insieme, sonnecchiando insieme e girovagando senza avere un ordine del giorno.

Non devi sempre e per forza fare qualcosa. 

Non devi sempre e chiedere al cavallo di fare qualcosa per te.

#21 Ascolta il tuo cavallo

Ed eccoci al ventunesimo consiglio, che dovrebbe in realtà essere considerato il più fondamentale tra tutti! I cavalli comunicano costantemente attraverso il loro comportamento, il linguaggio del corpo, le contrazioni muscolari, la loro postura e persino attraverso sottili cambiamenti nell’espressione facciale. A volte, l’ansia e la paura che proviamo possono essere il riflesso del disagio o della tensione del nostro cavallo

Prenditi il tempo per “ascoltare” veramente il tuo cavallo, ascoltare i suoi silenzi, sia quando sei in sella che quando sei a terra con lui. Ciò significa prestare attenzione ai segnali che potrebbe darti quando si sente a disagio con qualcosa che stai facendo o per la situazione intorno a lui. È importante sviluppare una sensibilità verso questi segnali e imparare a rispondere in maniera adeguata così da rinforzare la relazione e la reciproca fiducia. Questo avrà come effetto la  diminuzione dell’ansia e della paura sia per te che per il cavallo, creando un circolo virtuoso di fiducia e sicurezza.

Ricorda che ogni cavallo è un individuo con la propria personalità, preferenze, paure ed esperienze. Prendendoti il tempo di costruire una relazione basata sulla comprensione e sulla fiducia, aprirai la strada a un’esperienza equestre sempre più ricca, profonda e soddisfacente. Non c’è niente di più gratificante che superare una sfida insieme al tuo cavallo, sapendo che entrambi avete lavorato come un vero binomio per superare l’ansia e la paura.

Conclusioni

Attraverso questi 21 consigli, abbiamo esplorato un’ampia gamma di strategie per affrontare e superare ansia e paura in sella o quando sei con il cavallo, dimostrando che, con determinazione e le giuste tecniche, è possibile trasformare la nostra esperienza equestre in una pratica piacevole e arricchente. Dalla necessità di essere gentili con noi stessi alla costruzione di una solida relazione con il nostro cavallo, ogni suggerimento ti invita a riflettere su come puoi migliorare non solo come amazzone o cavaliere, ma anche come persona.

a chiave per vincere ansia e paura risiede nella tua capacità di accettare le tue emozioni, di educarti e di prepararti, sia mentalmente che fisicamente, per le sfide che incontri. Un percorso equestre, per come lo intendiamo noi, è tanto un percorso di auto-scoperta quanto di apprendimento e di ricerca della connessione con il cavallo. Permettiti di crescere, di essere vulnerabile e di cercare costantemente modi per migliorare, solo così puoi godere appieno della bellezza e dell’emozione che lo stare con il cavallo può portare nella tua vita.

Contenuti Premium

Se vuoi approfondire l’argomento, all’interno dell’Accademia Equestri puoi trovare alcuni video su questo argomento:

  • Video “La respirazione tattica per gestire l’ansia” all’interno della sezione Psicologia del Cavaliere della nostra membership Obiettivo Binomio.
  • Video “Respirazione, diaframma ed emozioni” all’interno della sezione Psicologia del Cavaliere della nostra membership Obiettivo Binomio.
  • Video “Ritrovare la fiducia dopo una caduta” all’interno della sezione Psicologia del Cavaliere della nostra membership Obiettivo Binomio.
  • L’audio corso Mentalità Equestre, un percorso di ascolto consapevole attraverso le 4M: Mindset, Meditazione, Movimento e Mantra.
  • Lavoro da Terra e in Libertà, un video corso fondamentale per creare una relazione con il cavallo, imparare a gestire le sue energie e risolvere il problema della sua mancanza di fiducia e attenzione.

Oppure puoi partecipare ad una dei prossimi stage. Ecco qui il calendario dei prossimi appuntamenti in programma.

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